AL REFERENDUM SULLA RIFORMA NORDIO

VOTA NO

RITORNA NO è la campagna nata dal basso contro la riforma che per dividere la Magistratura spacca in due il Paese: i comuni cittadini e la casta degli intoccabili.

RITORNANO

all'impunità come sistema di governo

La crisi economica permanente in cui viviamo non è una fatalità naturale. È il terreno di coltura necessario al consolidamento di un potere sempre più ristretto e oligarchico. Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome: siamo di fronte a una saldatura storica tra una classe politica autoreferenziale e le élite economiche.

Questa politica che guarda solo agli interessi degli amici e dei potenti ha sviluppato una strategia precisa: utilizzare lo stato di emergenza perenne per distrarre la popolazione impoverita e spaventata. Mentre la gente comune è impegnata nella lotta per la sopravvivenza quotidiana, l'attenzione pubblica cala su ciò che accade nei gangli vitali del potere.

È in quel cono d'ombra che portano avanti il loro disegno eversivo: il sistematico smantellamento dei controlli di legalità. La ricerca dei pieni poteri non passa per un colpo di stato militare, ma per la creazione di una zona franca giuridica per i decisori politici e i loro cortigiani d'affari. Vogliono mani libere sugli appalti, sulle nomine, sulle risorse pubbliche, senza il fastidio di una Magistratura indipendente.

Una Magistratura pilotata sarà invece lo strumento perfetto per mettere a tacere chi non si piega, chi obietta o chi denuncia il marciume della politica quando diventa comitato d'affari.

RITORNANO

a piegare la Costituzione

In un contesto di instabilità economica e di insicurezza globale, la principale preoccupazione del Governo sarebbe quella di spaccare in due la Magistratura. Una modifica costituzionale che non affronta i veri problemi della giustizia italiana, come la lentezza dei processi e la mancanza di personale nei tribunali.

La nostra Costituzione non è nuova a tentativi di destabilizzazione. Quando le picconate all'ordinamento della Repubblica arrivano da una cerchia politica arrogante ed egocentrica, il Popolo Italiano non resta a guardare. Esemplare è stato l'esito del referendum nel 2016 sulla riforma voluta da Renzi, sonoramente bocciata dagli elettori alle urne.

Ma nel frattempo l'Italia è cambiata.

La disaffezione al voto, il costante crollo della fiducia nelle istituzioni, l'inondazione di informazioni a cui siamo quotidianamente esposti: sono tutti fattori che oggi possono ribaltare il risultato di dieci anni fa. Come possiamo evitare che questa riforma passi nel silenzio e nell'inconsapevolezza generale?

RITORNA NO

Per un potere nella legalità, non sopra di essa

Dire NO a questa riforma non è una questione ideologica, ma l'ultima linea di difesa da un sistema di potere sempre più accentrato e lontano dalle necessità della gente comune. Un NO a chi pensa di consolidare il potere grazie all'impunità per una ristretta casta di intoccabili.

Questa volta non ci saranno piazze piene. L'antipolitica non sarà più una forza di cambiamento, ma una repulsione per il teatrino quotidiano della politica. Questa riforma eversiva può essere fermata solo con l'azione diretta e personale di ciascuno di noi.

Cosa fare è semplice e richiede pochissime risorse. Anche solo parlare con parenti, amici e conoscenti di ciò che hai appena letto, oppure condividere queste informazioni tramite i tuoi canali social, è un'azione che può fare la differenza. Per i più volenterosi, è possibile organizzare gruppi di cittadini attivi che si mobilitano per informare gli elettori porta a porta, quartiere per quartiere.

RITORNA NO sarà qui, per darti gli strumenti necessari se intenderai affrontare questa campagna dal basso con noi. Insieme.

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